Quanto costa una stufa a pellet? Dipende dalla marca, dal tipo e dalla potenza nominale. C’è una notevole differenza di prezzo tra i modelli ad aria e quelli idro. Nel primo caso abbiamo prezzi a partire da 1.000 euro, nel secondo il prezzo è sensibilmente più elevato e oscilla sui 3.000 euro. Si tenga presente che, in questo caso, la stufa è gia pronta per essere collegata ai radiatori in quanto ha al suo interno tutto quello che serve per un impianto termico completo compresa la vaschetta di espansione. Queste prezzi sono per ovvi motivi molto indicativi e si riferiscono a modelli base e ad apparecchi di qualità. E’ chiaro che la potenza in chilowatt (Kw) dell’apparecchio influisce notevolmente sul costo e non solo quella. C’è differenza, ad esempio, tra le stufe con rivestimento in acciaio smaltato a fuoco e quelle con rivestimento in maiolica che oltre ad avere un impatto visivo migliore sono anche più sicure in quanto evitano scottature per contatti accidentali. C’è differenza, nel caso delle stufe ad aria, tra quelle normali e quelle canalizzate che hanno ventole supplementari per l’aria calda in uscita dalla stufa. Se le schede elettroniche influiscono relativamente poco sul prezzo (più o meno hanno le stesse caratteristiche e spesso sono identiche), invece altri fattori possono incidere in modo sensibile. Date un’occhiata al peso delle stufe, per modelli di uguale potenza possono esserci differenze notevoli tra una marca e l’altra. L’impiego della ghisa non è conforme tra i vari fabbricanti e molti costruttori optano per l’acciaio, molto meno pregiato.
Si risparmia utilizzando una stufa a pellet? E’ una risposta relativamente semplice. L’aumento esponenziale delle stufe a pellet installate in Italia negli ultimi anni, che pare abbia superato i due milioni di unità, non è certo casuale. Le differenze, rispetto agli altri combustibili, ci sono e sono maggiori nel Nord Italia in quanto i paesi esportatori di pellet sono quasi tutti nel Nord Europa e il trasporto del pellet, per un migliaio di Km. in più, non può non incidere sul prezzo finale di vendita. Purtroppo, il recente aumento, per la verità incomprensibile, dell’iva sul pellet, ha limato la forbice, lo spread se preferite, dei costi tra combustibili tradizionali e la biomassa che comunque ancora è presente. Un aumento di 12 punti percentuali che va a colpire le famiglie meno abbienti e un settore dell’energia alternativa che andava invece sostenuto. Per una valutazione e una comparazione dei costi tra combustibili da riscaldamento, vi consigliamo lo strumento che si trova a questa pagina del sito Pelletonline.com.