Di seguito riportiamo delle note allo scopo di aiutare ed orientare il potenziale acquirente di una stufa a pellet. Cerchiamo di rispondere alle domande più frequenti in modo chiaro e conciso sperando di diradare qualche inevitabile dubbio.
Quale tipo e modello di stufa comprare?
Per prima cosa va stabilito se occorre acquistare una stufa idro o una stufa a d aria. La differenza di prezzo tra una soluzione e l’altra è importante e cambiano di molto anche i costi di installazione e quelli dell’intero impianto. Nel caso si deve riscaldare un unico ambiente la scelta è quasi sempre per una stufa ad aria. Nel caso, invece, che occorra riscaldare più locali, allora, in genere, si preferisce installare una stufa termoidraulica con tutte le conseguenze economiche e pratiche che ne derivano. In alcuni casi è possibile riscaldare più ambienti con una stufa ad aria scegliendo un modello canalizzato o semplicemente installando la stufa in una posizione tale (ad esempio in un corridoio) che permetta all’aria calda di arrivare anche nelle stanze adiacenti e vicine. Nel caso ci siano bambini in casa orientatevi a modelli con la ceramica in modo da diminuire le superfici ustionanti. Per quanto riguarda le forme e il colore, se amate il quieto vivere, vi consigliamo di adeguarvi ai gusti, anche se spesso discutibili, delle vostre signore.
Quanti Kw di potenza nominale ti necessitano?
Una volta stabilito il tipo di stufa a pellet da scegliere (idro o ad aria, il secondo importante passo da fare è stabilire la potenza nominale in chilowatt (Kw) della stufa da acquistare. La potenza necessaria dipende in gran parte dal volume del locale o dei locali da riscaldare. Altri fattori influiscono su questo importante valore: la qualità dell’isolamento delle mura e soprattutto degli infissi, l’esposizione o meno dei locali da riscaldare a sud, l’altezza sul livello del mare della località in cui abitate, ecc. Un valore indicativo della potenza della stufa da acquistare lo potete avere utilizzando lo strumento che si trova a questa pagina. Ricordatevi comunque che la potenza dichiarata dai costruttori è solo nominale e non è detto sia effettivamente tale. Vi conviene pertanto aumentare il valore per eccesso sovradimensionando la capacità dell’apparecchio. In caso di un impianto termoidraulico sarà l’installatore qualificato a consigliarvi sull’acquisto.
Quali sono le migliori marche?
Sono molti i costruttori di stufe e caldaie a pellet italiani. Non vi sarà difficile trovare un prodotto di eccellenza sia per quanto riguarda l’affidabilità che la sicurezza. Apparecchi di qualità vengono pure importati dall’estero. Vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra sezione “Produttori” per farvi un’idea di quanto il mercato italiano offra.
Quanto costano?
Quanto costano le stufe a pellet? Dipende, innanzi tutto, dalla tipologia dello scambiatore. Quelle ad aria costano molto meno di quelle ad acqua. Le prime, per dare una cifra indicativa, si aggirano intorno ai 1000 euro. Quelle idro, hanno prezzi a partire dai 3.000 euro. Ovviamente si tratta di cifre molto indicative che possono variare parecchio a seconda della potenza richiesta e di altri fattori non ultimo l’estetica. Date un’occhiata al peso. Stranamente per apparecchi della stessa potenza nominale ma di differente produttore, possono esserci differenze di peso notevoli. Questo la dice lunga …..
Sono assistite?
Ricordatevi, le stufe e le caldaie a pellet svolgono una funzione molto importante e, durante la stagione invernale, essenziale per la qualità della vostra vita. Non solo, ma sono in funzione tutti i giorni e con parti sottoposte a forti correnti elettriche (candelette, motore della coclea), a grandi temperature (camera di combustione), a stress meccanici (ventole, coclea), quindi la probabilità che si fermano per un guasto non è di certo remota. Ne consegue che, la presenza in loco di un centro di assistenza che distribuisca anche i ricambi, è un fattore molto importante da tener presente nell’acquisto della macchina. Assicuratevi quindi, prima di acquistare un apparecchio della tale fabbrica, che questa abbia un centro di assistenza in zona e che il tecnico che lo gestisca non pensi che l’inverno sia solo una sequenza di settimane bianche a Cortina!